Museo Virtuale della valle del Tevere
LA MEDIA VALLE DEL TEVERE
Il paesaggio delle origini.
Un viaggio virtuale lungo 3 milioni di anni
UN MUSEO VIRTUALE DEL PAESAGGIO
Nel Museo Virtuale della valle del Tevere il paesaggio viene raccontato attraverso un viaggio lungo 3 milioni di anni in cui alla visione olistica fa da contrappunto quella monografica. Nella visione olistica, a grande scala, esso è rappresentato e narrato secondo un approccio diacronico che include le fasi di vita presente e passate, mettendo in evidenza i processi e le relazioni dinamiche. Le visioni monografiche ci permettono di penetrare alcune situazioni esemplari, in relazione al modo di pensare e di vivere di specifici gruppi sociali in determinate epoche. Inoltre nel museo virtuale il Tevere viene narrato attraverso molteplici prospettive e la convergenza fra geologia, storia, archeologia, ecologia, paleobotanica, poesia e letteratura, iconografia e arte, ritualità e mitologia. Spazio fisico e spazio simbolico/evocativo/emozionale si intersecano continuamente: dal paesaggio fisico-geografico al quello interpretato-mappato e poi ricostruito, fino al paesaggio immaginato, interiorizzato, sognato. L’intreccio fra questi livelli ci permette di fare emergere il senso del “luogo” e, per quanto possibile, l’identità del paesaggio culturale.
Il monte Soratte da Stimigliano
Riserva Naturale Tevere-Farfa, da Nazzano
Il "Fiasco" del Tevere a Ponzano Romano
Fara in Sabina e il monte Soratte
Il Tevere da Torrita Tiberina
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PAESAGGI&LUOGHI
3D MAKING OF
RICOSTRUZIONE 3D
Casperia e il monte Soratte
Il borgo di Casperia
Il borgo di Casperia
Una delle porte di accesso al borgo di Casperia
Casperia
Casperia
Casperia
Fara in Sabina e sullo sfondo il monte Soratte
Fara in Sabina
Tetti di Fara in Sabina
Il borgo di Fara in Sabina, piazza del Duomo
Il parco Rocci a Fara in Sabina
Il borgo di Fara in Sabina
La ex-Crocerossa e la cresta del monte Elci da Fara in Sabina
Il borgo di Fara in Sabina
Il borgo di Fara in Sabina
Il borgo di Fara in Sabina
Filippo Rocci, Famiglia di contadini, 1911, Fara Sabina
F. Rocci, piazza Forcina (ora Garibaldi), Fara in Sabina, 1920 ca.
Filippo Rocci, la passeggiata di Fara in Sabina, 1920 ca.
Filippo Rocci, Gita a Granica, 1924, Fara Sabina
La ex Crocerossa, villa Maraini vista da Fara in Sabina
Villa Maraini, ex preventorio antitubercolare, Fara in Sabina
Carnevale 1937, ex preventorio antitubercolare, Fara in Sabina
Abbazia di Farfa
Resti dell'antico municipio romano di Forum Novum, Torri in Sabina
Forum Novum, nel territorio di Torri in Sabina
La chiesa romanica di Santa Maria in Vescovio, vicino a Forum Novum
Santa Maria in Vescovio, campanile del X-XI secolo
Santa Maria in Vescovio, interno con affreschi del XIII - XIV sec.
Santa Maria in Vescovio, interno con affreschi del XIII - XIV sec.
Santa Maria in Vescovio, interno con affreschi del XIII - XIV sec.
Il Tevere e l'antico Olei Portus romano ad Otricoli
Il Tevere e l'antico Olei Portus romano ad Otricoli
Castelnuovo di Farfa
Castelnuovo di Farfa, Mompeo e il Terminillo, visti da Fara
Castelnuovo di Farfa, Mompeo e il Terminillo, visti da Fara
Dalla cresta del monte Elci, sguardo sulla valle del Tevere
Nel borgo di Fara in Sabina domina la mole dell'antico castello
oggi monastero delle Clarisse Eremite
Dalla cresta dell' Elci, sguardo verso la piana del Tevere in direzione Roma
Gli uliveti della Sabina, sullo sfondo Fara e la cresta dell'Elci
Fara in Sabina vista da San Martino sul monte Acuziano
Paesaggio in cresta del monte Elci
Il borgo di Toffia e, a sinistra, la cresta del monte Elci, da Fara in Sabina
Palombara Antica
Palombara Antica
Palombara Antica
Palombara Antica
Il borgo di Palombara Sabina
Il borgo di Palombara Sabina
Palombara Antica
Poggio Catino
Poggio Catino
Poggio Catino
Il monte Soratte visto da Poggio Catino
Poggio Catino
Poggio Catino
Rocca Antica
Il monte Acuziano e l'Abbazia di San Martino visti da Fara in Sabina
Il monte Acuziano e l'Abbazia di San Martino da Fara in Sabina,
sullo sfondo il monte Soratte
L'Abbazia mai compiuta di San Martino, sul monte Acuziano
L'Abbazia mai compiuta di San Martino, sul monte Acuziano, aula centrale
L'Abbazia mai compiuta di San Martino, sul monte Acuziano
L'Abbazia mai compiuta di San Martino, sul monte Acuziano
Fara in Sabina, vista dal monte Acuziano
L'Abbazia mai compiuta di San Martino, sul monte Acuziano
Tramonto sull'Abbazia di San Martino, da Fara in Sabina
Tramonto sull'Abbazia di San Martino, da Fara in Sabina
Tramonto sull'Abbazia di San Martino, da Fara in Sabina
L'Abbazia di San Martino sul monte Acuziano, da Fara in Sabina
Tramonto sul Soratte, da Fara in Sabina
Il castello di Stimigliano
Affaccio panoramico da Stimigliano
Affaccio panoramico da Stimigliano
Il borgo di Stimigliano
Affaccio sulla valle del Tevere e sul Soratte, da Stimigliano
Il palazzo del Municipio di Stimigliano
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Ricostruzione del castello29
Ricostruzione del castello30
Ricostruzione del castello31
Ricostruzione del castello32
Ricostruzione del castello33
Ricostruzione del castello34
Ricostruzione del castello35
Ricostruzione del castello36
Ricostruzione del castello37
Ricostruzione del castello38
Ricostruzione del castello39
Ricostruzione del castello40
Ricostruzione del castello41
Ricostruzione del castello42
Ricostruzione del castello43
Ricostruzione del castello44
Ricostruzione del castello45
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Ricostruzione del paesaggio potenziale antico in età augustea
Ricostruzione possibile della Villa dei Volusii e del paesaggio in età augustea
Ricostruzione possibile del sito di Lucus Feroniae in età tiberiana
Ricostruzione di una tipica fattoria nel paesaggio agrario di età augustea
Ricostruzione 3D delle principali fasi dell'evoluzione geologica
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C.
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C
Ricostruzione di un tipico castro medievale, XII secolo d.C
Ricostruzione del paesaggio potenziale nell'età orientalizzante (VIII-VII a.C.)
Ricostruzione del paesaggio potenziale nell'età orientalizzante (VIII-VII a.C.)
Ricostruzione del paesaggio potenziale alla fine dell'età del Ferro (VIII a.C.), (eon-Vue)
Lavorazione della terra, ricostruzione per l'età del Ferro
Ricostruzione del paesaggio potenziale alla fine dell'età del Ferro
Ricostruzione di tipiche canoe fluviali per l'età del Ferro-Orientalizzante
Tecniche di allevamento della vite sugli alberi ai margini del bosco, VIII-VII a.C.
Ricostruzione del villaggio di Eretum, lungo il Tevere, età del Ferro
Ricostruzione possibile del villaggio di Eretum, età del Ferro
Ricostruzione possibile del villaggio di Eretum, età del Ferro
Ricostruzione di una tipica capanna dell'età del Ferro, simile a quella di Cures
Capanna simile a quella di Cures (cortesia di STEP srl, Museo archeologico
di Fara in Sabina, CNR ISMA)
Ricostruzione di una capanna dell'età del Ferro, simile a quella di Cures
Ricostruzione di una capanna dell'età del Ferro, simile a quella di Cures
Ricostruzione di una capanna dell'età del Ferro, simile a quella di Cures
Ricostruzione di una capanna dell'età del Ferro, simile a quella di Cures
Ricostruzione di una capanna simile a quella di Cures
Ricostruzione di una casa tipica dell'età orientalizzante, (VII a.C.)
Ricostruzione di un villaggio tipico della fine dell'età del Ferro (VIII sec. a.C.)
Ricostruzione volumetrica di un tipico carro da parata
Ricostruzione del paesaggio odierno, "mindscape" (Unity 3D)
"Mindscape" 3D con bussola e mirino, nell'applicazione VR finale (Unity 3D)
"Mindscape" 3D con bussola e mirino, nell'applicazione VR finale (Unity 3D)
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LUCUS FERONIAE
Qui un tempo tutti i popoli la veneravano, c'era un bosco sacro e un santuario dedicato a lei.
Poi i Romani di Augusto hanno fondato una nuova città.
Via Tiberina km 18,500 Capena
LUCUS FERONIAE
Il sito sorge sulla sponda destra del Tevere, su una piattaforma di travertino, al 18° km della via Tiberina. Ha origini molto antiche, legate al culto della dea italica Feronia, protettrice della salute e della fertilità, a cui venne dedicato un bosco e quindi un santuario. In età arcaica divenne un luogo di convergenza e di scambio commerciale fra le popolazioni circostanti, Falisci, Etruschi, Sabini, Latini. Conquistata Capena nel 395 a.C., Roma diede nuovo impulso al tempio di Feronia, venerata soprattutto come patrona degli schiavi e dei liberti. Venne anche costruita la prima piccola città. La fama del santuario e le sue ricchezze attrassero Annibale che nel 211 a.C. lo saccheggiò; tuttavia solo nel 196 a.C fu definitivamente distrutto da un fulmine. Ricostruendo il centro, nel 130 -110 a.C., Cneus Egnatius fece distruggere alcuni isolati abitativi più antichi per realizzare una vasta piazza porticata. Nella metà del I sec. a.C. fu fondata la colonia romana Julia Felix Lucus Feroniae e la città fu monumentalizzata sotto il patronato della famiglia dei Volusii Saturnini, durante il principato di Augusto e Tiberio, e poi ancora in età traianea nel II sec. d.C. Nel III sec. d.C. iniziò lo spopolamento, fino al definitivo abbandono nel VI sec. La città fu usata come cava di materiale per costruire il nuovo centro abitato intorno al vicino castello di Scorano.
Il territorio di Lucus, presso Capena-Scorano
Il sito archeologico
La Basilica e l'area del santuario di Feronia
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SITO
RILIEVI
3D MAKING OF
RICOSTRUZIONE 3D
Accesso al Foro (150x40mt) da una via laterale
che conduceva all'Anfiteatro
Bottega, a terra la scanalatura per la chiusura a saracinesca
Podio della Basilica, a destra l'ara per il culto civico a Feronia
Gradini che dal Foro conducono all'ingresso della Basilica
Ingresso alla Basilica
Sulla Basilica affacciava anche il tempio alla dea Salus Frugifera
Basilica
Augusteum nella Basilica, per il culto della famiglia imperiale
Via di accesso dalla Basilica al Foro sottostante
Due isolati di case con bottega, retrobottega e cortile al pianoterra
e abitazione al primo piano
Basilica, sullo sfondo le botteghe che affacciano sul Foro
Podio della Basilica che affaccia sul Foro
Botteghe sul lato occidentale del Foro, i gradini servivano
anche come sedili durante le cerimonie pubbliche
Delle botteghe si conservano i banconi originali in marmo
e i dolii che contenevano bevande e vino
Botteghe (tabernae) sul lato Sud-Ovest del Foro
Ingresso alle Terme del Foro di età traianea
Le Terme del Foro di età traianea
Terme del Foro di età traianea
Pavimento a mosaico nelle Terme del Foro
Terme del Foro, Frigidarium con gradini di accesso e sedili
Terme del Foro, ambiente caldo con suspensurae
Terme del Foro, uno degli ambienti dell'area calda
Terme lungo la via Capenate
Anfiteatro per i giochi gladiatori, età Giulio-Claudia e traianea
Epigrafi e basi onorarie dedicate a personaggi illustri
che finanziavano le manifestazioni pubbliche
Epigrafe e sistema di chiusura di un cancello
per vietare ai carri di accedere al Foro durante le cerimonie religiose
Museo di Lucus: statue di uomini illustri
e altare per il culto civico della dea Feronia
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Planimetria di Lucus Feroniae con indicazione della fasi storiche
Drone autoassemblato (cortesia di C. Leggieri)
Drone con camera Canon Digital IXUS 50 da 5.0 Megapixel
Drone autoassemblato per rilievo fotografico
Foto da drone, area delle botteghe e sala dei Duoviri
Foto da drone, area della Basilica
Drone Swinglet Cam, Canon IXUS 220HS da 12 Megapixel
Traiettoria di volo sul territorio di Lucus Feroniae
Orientamento e calibrazione delle immagini (Agisoft Photoscan)
Ortofoto, (Photoscan)
Ortofoto dell'Anfiteatro, (Photoscan)
Modello 3D texturizzato dell'Anfiteatro, dense stereo matching
Drone DJI Phantom 2 vision con videocamera Full HD
Acquisizione con Scanner Laser Riegl LMS 390i
Mappa archeologica di base per le ricostruzioni 3D
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Ricostruzione 3D dell'esterno delle Terme del Foro
Ricostruzione 3D delle Terme del Foro di età traianea
Ricostruzione 3D delle Terme del Foro, età traianea
Ricostruzione 3D della Sala dei Duoviri, nel Foro
Ricostruzione 3D della Basilica
Ricostruzione 3D dell'Augusteum nella Basilica
Ricostruzione 3D del Foro
Ricostruzione 3D di una bottega
Ricostruzione 3D del porticato sul lato occidentale del Foro
Modellazione 3D dell'altare dedicato a Feronia
(dense stereo matching, Meshlab)
Ricostruzione 3D del podio della Basilica che affaccia sul Foro
Ricostruzione 3D del tempio della Salus Frugifera, nella Basilica
Ricostruzione 3D degli ingressi alla Basilica e al Foro
Ricostruzione 3D del porticato sul lato occidentale del Foro
Ricostruzione 3D del porticato sul lato occidentale del Foro
Ricostruzione 3D della vasca sul lato orientale del Foro
Set virtuale con attori nel ruolo dei personaggi antichi
Set virtuale con attori nel ruolo dei personaggi antichi
Set virtuale con attori nel ruolo dei personaggi antichi
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Lucus Feroniae: visualizzazione finale nell'installazione
di realtà virtuale con interazione naturale (Museo di Villa Giulia)
Sotto il podio della Basilica, visualizzazione real time (Unity 3D)
Attore reale inserito nel contesto virtuale (Unity 3d)
Attori reali nel contesto virtuale, Feronia appare a Cesia
Attori reali nel contesto virtuale, la narrazione è interattiva ad episodi
Il foro visto dal podio della Basilica (reale-virtuale)
Il contadino chiede informazioni ad una donna del luogo
Gli attori sono stati ripresi in green screen con cinema camera
Il Foro in età tiberiana, con i tre isolati di botteghe
Primo isolato di botteghe e strada che collega Foro e Anfiteatro
Sito attuale e ricostruito, dallo stesso punto di osservazione
strada che collega Anfiteatro e Foro, il rendering in Unity 3D
vuole evocare più che freddamente descrivere
Bottega reale-ricostruita, dallo stesso punto di osservazione
Porticato sul lato occidentale del Foro, reale - virtuale
Botteghe, all'estrema sinistra la sala dei Duoviri (età traianea)
Le ombre dei personaggi antichi anticipano la narrazione degli attori
I filtri di camera conferiscono il grading e gli effetti di rendering
(Unity 3D)
Bottega ricostruita in base alle evidenze reali e a casi comparativi
Porticato occidentale del Foro, (Unity 3D)
Ombre della dea Feronia e Cesia prima che compaiano gli attori
Strada laterale di accesso al Foro e aula dei Duoviri
Episodio narrativo all'interno dell'Augusteum nella Basilica
Terme del Foro in Unituy 3D
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VILLA DEI VOLUSII
"Mi ha chiesto cosa altro desiderassi. Ho risposto: essere prestato per pochi giorni al console Lucio Volusio Saturnino, presso la sua famiglia e la sua casa".
Via Tiberina km 18,500 Capena
VILLA DEI VOLUSI
La Villa dei Volusi si trova a circa 30 km a nord di Roma, lungo la Valle del Tevere, a poche centinaia di metri da Lucus Feroniae. Fu scoperta nel 1962 durante i lavori di costruzione dell’autostrada A1 Roma-Napoli che ne causarono anche la parziale distruzione. L’area archeologica è accessibile dal Punto Blu dell’area di sosta Feronia, presso il casello autostradale di Roma Nord-Fiano Romano, e dal sito Archeologico di Lucus Feroniae.
Il primo nucleo della villa è di età repubblicana quando gli Egnatii, una delle famiglie allora più influenti di Lucus, ne erano i proprietari. Successivamente passò ai Volusii Saturnini, una delle famiglie senatorie più ricche e potenti dell’età augustea, fedeli ad Ottaviano Augusto.
La villa, in posizione panoramica sulla Valle del Tevere, si dispone su due terrazze e comprende una parte residenziale ed una produttiva; della prima si conservano soprattutto gli ambienti disposti attorno ad un piccolo peristilio, decorati con mosaici di età repubblicana (colorati) e adrianea (con tessere in bianco e nero). Moltissimi gli schiavi lavoravano al servizio dei Volusii per la coltivazione di grano e viti. La vicinanza del Tevere e delle strade lungo il fiume facilitavano il trasporto dei prodotti verso il mercato romano.
Villa dei Volusii, ingresso di servizio carrabile
Mosaici originali, zona adiacente al Tablinum
La villa in una foto degli anni '60
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SITO
RILIEVI
3D MAKING OF
RICOSTRUZIONE 3D
Quella dei Volusii è un tipico esempio delle grandi ville di lusso
realizzate tra le fasi tardo‐repubblicane e primo‐imperiale
Area residenziale, ambienti disposti attorno al piccolo peristilio
Tablinum con mosaici di prima età imperiale
Tablinum, sullo sfondo l'ingresso dal Punto Blu dell'Autostrada
Area del grande peristilio. Rispetto alla sua presumibile massima
estensione, circa un terzo degli ambienti della villa sono riportati alla luce
Alle funzioni residenziali e ricreative degli otia, si associa
una pars rustica, destinata alle attività rustico‐produttive
Ambienti di servizio affacciati sul peristilio interpretati come
ergastula (celle per schiavi) o nundinae (mercati)
Area residenziale, mosaici policromi di età repubblicana
Area residenziale, piccolo peristilio
Larario con mosaico originale nell'area servile
Area produttiva affacciata sul grande peristilio
Area residenziale, piccolo peristilio
Area residenziale, mosaico policromo di età repubblicana
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Rilievo topografico con GPS
Rilievo topografico con Stazione Totale Laser
Rilievo con Scanner Laser a tempo di volo
Rilievo a varie scale di dettaglio con Scanner Laser a tempo di volo
Target utilizzati per l'allineamento delle nuvole di punti
Rilievo 3D con Scanner Laser e Fotogrammetria,
Tablinum e ambiente attiguo
Modello 3D ottenuto con tecniche fotogrammetriche
di dense stereo matching (Agisoft Photoscan)
Nuvola di punti a bassa risoluzione per inquadramento topografico
generale sito
Nuvola di punti dell'area intorno al piccolo peristilio
Nuvola di punti da scanner laser di un ambiente adiacente
al tablinum
Nuvola di punti del tablinum ed ambiente adiacente
Nuvola di punti della zona del tablinum, la ringhiera
sullo sfondo segna il limite sul taglio autostradale
Elaborazione del modello 3D del tablinum con tecniche
di dense stereo matching (Agisoft Photoscan)
Pianta dell'attuale sito archeologico.
In celeste i tagli delle sedi stradali (anni '60 del sec. scorso)
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Gerarchia di importanza degli ambienti rispetto
agli assi spaziali del piccolo peristilio
Gerarchia di importanza degli ambienti rispetto
agli assi spaziali del piccolo peristilio
Gerarchia di importanza degli ambienti rispetto
agli assi spaziali del piccolo peristilio
Gerarchia di importanza degli ambienti rispetto
agli assi spaziali del piccolo peristilio
In rosso il nucleo residenziale; in verde la parte per attività produttive; in giallo ingresso di servizio, in celeste grande giardino
Pianta delle tecniche costruttive
Ricostruzione 3D della volumetria di insieme in età augustea
Ricostruzione 3D della volumetria di insieme in età augustea
Ricostruzione 3D della volumetria di insieme in età augustea
Possibile ricostruzione in Unity3D del tablinum di età augustea.
Gli attuali mosaici in bianco e nero sono probabilm. di età adrianea
Ricostruzione 3D del piccolo peristilio in Unity, prima del set up
di illuminazione e dei filtri camera (come nelle img seguenti)
Ricostruzione 3D del piccolo peristilio in Unity,
prima del set up dell'illuminazione e dei filtri camera
Possibile ricostruzione 3D del tablinum, la decorazione
è evocativa, proposta sulla base di esempi comparativi
Possibile ricostruzione 3D del tablinum, la decorazione
è evocativa, proposta sulla base di esempi comparativi
Ricostruzione 3D di una parte della zona residenziale,
i mosaici sono originari, la decorazione parietale è evocativa
Ricostruzione 3D di uno degli ambienti sul piccolo peristilio,
i mosaici sono originari, la decorazione parietale è evocativa
Ricostruzione 3D di uno degli ambienti sul piccolo peristilio,
i mosaici sono originari, la decorazione parietale è evocativa
Ricostruzione 3D del passaggio tra piccolo e grande peristilio,
i mosaici sono originari, la decorazione parietale è evocativa
Ricostruzione 3D del piccolo peristilio,
possibile sviluppo e riuso dell’antico peristilio repubblicano
Ricostruzione 3D del piccolo peristilio
Ricostruzione 3D del piccolo peristilio, composto
da 4x6 colonne tuscaniche intonacate in finto marmo
Ricostruzione 3D del grande peristilio, connesso
con la vita produttiva della villa
La vegetazione è stata creata ed editata in Unity 3D
Il grande giardino meridionale, oggi solo parzialmente intuibile
Ricostruzione 3D del piccolo peristilio
Ricostruzione 3D del piccolo peristilio
Restauro virtuale di un mosaico policromo di età repubblicana
tuttora esistente
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Rendering finale del piccolo peristilio in Unity 3D con set up
di illuminazione, light mapping, filtri di camera, skybox, effetti atmosferici
Porticato 3D lungo il lato Ovest del grande peristilio
Il pavimento musivo del presunto Larario, rendering 3D
elaborato sulla base della texture reale
Rendering finale in Unity 3D, con set up di illuminazione
e filtri di camera
Rendering finale in Unity 3D, con set up di illuminazione
e filtri di camera
Asse prospettico dal grande al piccolo peristilio,
rendering finale in Unity 3D
Asse prospettico sul piccolo peristilio,
rendering finale in Unity 3D
Modello 3D di un piccolo ambiente con mosaici policromi
tuttora esistenti, rendering finale in Unity 3D
Modello 3D di un piccolo ambiente con mosaici policromi
tuttora esistenti, rendering finale in Unity 3D
Giardino del piccolo peristilio, rendering finale in Unity 3D
Ambiente di passaggio tra piccolo e grande peristilio,
rendering finale in Unity 3D
Ambiente di passaggio tra piccolo e grande peristilio,
rendering finale in Unity 3D
Esempio di decorazione ipotizzata sulla base di esempi
comparativi (ville romane coeve di contesto simile)
Piccolo peristilio, rendering finale in Unity 3D
Piccolo peristilio, rendering finale in Unity 3D sovrapposto
alla vista reale delle strutture archeologiche
Piccolo peristilio, rendering finale in Unity 3D sovrapposto
alla vista reale delle strutture archeologiche
Il mosaico del presunto larario che affaccia sul grande peristilio
(reale-virtuale)
Pianta ricostruttiva di età augustea. La parte in grigio
in basso a destra è ipotetica, poiché distrutta dall'autostrada
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RISERVA NATURALE DEL TEVERE FARFA
Acqua, aria, terra: sospesi in un perfetto equilibrio.
Dialoghi di suoni e di silenzi.
Via Tiberina km 28,100
RISERVA NATURALE TEVERE - FARFA
Tra il 1953 e il 1955 l'ENEL costruì, per la produzione di energia elettrica, una diga sul Tevere, poco più a valle della confluenza con il torrente Farfa. Immediatamente a monte si innalzò il livello dell'acqua, con la conseguente inondazione dei terreni circostanti. Si formò così una specie di "lago", esteso per circa 300 ettari, in grado di ospitare un gran numero di specie di uccelli durante le loro migrazioni. L'importanza naturalistica del lago di Nazzano portò nel 1968 alla creazione di un' oasi protetta, istituita grazie all'intesa fra ENEL, Comune di Nazzano e WWF Italia. Nel 1979 la Regione Lazio istituì la "Riserva naturale Tevere-Farfa", prima area protetta regionale, comprendente parte dei territori dei comuni di Nazzano e Torrita Tiberina. In questo tratto il Tevere scorre lentamente, formando ampie anse, in un ecosistema ricchissimo che include una grande quantità di piante e di animali. Gli uccelli costituiscono un'importante attrazione per gli amanti della natura, che possono osservarli e fotografarli nei loro diversi habitat, nascondendosi in appositi capanni di legno. Oltre alle tante anatre, come il germano reale, l'alzavola, il fischione e la moretta, è facile avvistare lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore, gli aironi e rapaci come il falco di palude e il falco pescatore. E’ bellissima anche l’alternanza delle stagioni e dei colori, l'alba e il tramonto, in questo piccolo paradiso, sospeso tra terra, acqua e cielo.
Riserva Naturale Tevere - Farfa da Nazzano
Riserva Naturale Tevere - Farfa
Riserva Naturale Tevere - Farfa
http://www.juzaphoto.com/destinazioni.php?d=tevere_farfa&l=it
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SITO
UCCELLI
Riserva Naturale Tevere - Farfa
La parete di Ripa Bianca è, per gli uccelli, il luogo ideale per rifugiarsi
e nidificare
Ansa del Tevere e Ripa Bianca, fra Nazzano e Torrita Tiberina
Il lago di Nazzano, creatosi a monte della diga, popolato da molti uccelli
Capanno per l'osservazione degli uccelli
Le tife, nel canneto in prossimità dell'acqua
Il paesaggio agrario in prossimità del Tevere
Il Tevere, nella Riserva, è anche un bellissimo soggetto fotografico
Ansa del Tevere e paesaggio agrario tra Nazzano e Torrita Tiberina
Capanno per l'osservazione degli uccelli
Capanno per l'osservazione degli uccelli, con apparati didattici all'interno
Il traghetto ad argano in zona "Porto"
Le felci crescono nelle zone umide, lungo le sponde e nei fossi
La palude
I campi
Il percorso nella palude è agevolato da camminamenti in legno
Il paesaggio agrario nella Riserva del Tevere - Farfa sotto Nazzano
La Riserva e in fondo a sinistra la "Fornace"
La Riserva vista da Torrita Tiberina
Il battello elettrico per le gite in barca nel tratto della Riserva
Raduno del Gruppo Canoe Roma nella Riserva, si svolge una volta all'anno
Il raduno del Gruppo Canoe Roma nella Riserva, nel mese di ottobre
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Ricostruzione del castello9
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MONTE SORATTE
Il salto nella luce o nell'ombra:
i sacerdoti-lupi, gli eremi
e la città sotterranea
MONTE SORATTE
Il monte Soratte e la sua Riserva Naturale si trovano nel comune di Sant’Oreste, a circa 45 km a nord di Roma. Si erge solitario nella valle del Tevere di cui costituisce il rilievo più alto (691 m.). Il suo isolamento e la sua posizione rendono il Soratte un punto panoramico d’eccezione. E’ composto da rocce calcaree ed è profondamente interessato dal fenomeno carsico: una serie di grotte imponenti sprofondano nel cuore della montagna, dall’immensa campana del pozzo di Santa Lucia alle voragini verticali dei Meri, di grande interesse speleologico.
I più antichi ritrovamenti di reperti lasciano pensare che il Soratte fosse abitato fin da tempi preistorici.
Sicuramente in epoca preromana fu utilizzato come luogo di culto da parte delle popolazioni dei Sabini, Capenati, Falisci ed Etruschi .Tale vocazione si tramandò ai romani, con il culto di Soranus Apollo e poi agli inizi del Cristianesimo, quando molti eremiti vi si rifugiarono in cerca di silenzio e meditazione.
Negli anni Trenta venne costruito un bunker nelle viscere della montagna, sul versante sud: 4 km di gallerie che dovevano servire come rifugio del comando supremo dell’esercito in caso di guerra.
Negli anni della guerra fredda la parte più interna di esse venne adattata a rifugio antiatomico.
Monte Soratte
Soratte, Grotta di Santa Lucia
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BUNKER
EREMI
PANORAMI
TRAMONTI
Ingresso al Bunker Soratte
Il fianco della montagna nel 1943, anno del bombardamento alleato
La costruzione del Bunker a partire dal 1937, per volere di Mussolini
Difesa antiaerea, 1943
L'interno delle gallerie
Sala interna 1943
Sala interna, 1943
Camerata, 1943
Ingresso al bunker, 1943
Galleria interna in una foto d'epoca
L'associazione Bunker Soratte gestisce le visite guidate al bunker
Sala interna, 1943
La caserma come appare oggi, all'epoca verniciata per mimetizzarla
Il rifugio antiatomico creato nella parte più interna nel 1967-72
Struttura del rifugio antiatomico
Il rifugio antiatomico creato nella parte più interna
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Eremo di San Silvestro, costruito nel 747 e affrescato in epoca carolingia
Eremo di San Silvestro, sulla sommità del Monte Soratte
Eremo di Sant'Antonio
Sant'Antonio si incontra facendo il percorso degli Eremi
Santuario di Santa Maria delle Grazie, sul Soratte
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Il Monte Soratte, a sinistra, sul crinale, Sant'Oreste
Il monte Soratte visto dalla rocca di Poggio Catino
Il monte Soratte visto da Stimigliano
Il monte Soratte visto da Stimigliano
Il monte Soratte visto dal Monte Acuziano - San Martino (Fara in Sabina)
Il monte Soratte visto dalla cresta dell'Elci, a destra Fara in Sabina
ll Soratte visto da Nord
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Tramonto sul Soratte e monte Acuziano visti da Fara in Sabina
Tramonto sul Soratte visto da Fara in Sabina
Tramonto sul Soratte, da Fara in Sabina
Tramonto sul Soratte, da Fara in Sabina
Tramonto sul Soratte, da Fara in Sabina
Tramonto sul Soratte e i resti di San Martino, l'Abbazia incompiuta, sul monte Acuziano
Tramonto sul Soratte, da Fara in Sabina
Tramonto sul Soratte, da Fara in Sabina
Tramonto sul Soratte, da Fara in Sabina
Tramonto sul Soratte, da Fara in Sabina
Tramonto sul Soratte, da Fara in Sabina
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